La nuova disciplina degli scarichi idrici Ferrara (FE)

Codice corso: C45 Stampa pagina | Invia messaggio

Condividi su:

La nuova disciplina degli scarichi idrici alla luce del decreto di semplificazione in materia ambientale -
Scarichi idrici e rifiuti liquidi

La depurazione delle acque reflue e il trattamento dei rifiuti liquidi

L'impresa agricola e l'utilizzazione agronomica

La responsabilità  amministrativa delle imprese e degli enti derivante da scarichi non autorizzati,
alla luce del decreto n. 121/2011

Dove si tiene il corso

Presso:
non specificato
Indirizzo:
non inserito
Comune:
Ferrara (FE)
Prezzo:
€ 385.00 + iva
Max partecipanti:
non inserito


Comprensiva di materiale didattico.

Dettagli

Informazione non inserita

Informazione non inserita


Riferimenti normativi.
 


La nuova nozione di scarico introdotta dal cd. 2° decreto correttivo del Codice.

Gli elementi essenziali del concetto di scarico.

I corpi ricettori.

Le vasche e le cisterne aziendali: scarico o deposito di rifiuti?

I rifiuti costituiti da acque reflue.

Le acque di scarico e i rifiuti liquidi.

I rapporti tra la normativa sulla tutela delle acque e quella in tema di rifiuti.

Le tipologie di acque reflue:

Le acque reflue domestiche, industriali e urbane.

La nozione di acque reflue industriali secondo i recenti orientamenti della giurisprudenza.



Le acque provenienti da:
 


    da impianti di lavanderia.

    un autolavaggio;

    un’area di parcheggio;

    un’attività di auto carrozzeria;

    un’attività da autofficina meccanica;

    un’attività di falegnameria;

    un’attività di pasticceria;

    un mattatoio comunale;

    lavaggio di inerti, di pavimenti di un complesso industriale, di betoniere;

    lavaggio dei piazzali adibiti allo stoccaggio dei rifiuti o dei mezzi adoperati per il loro trasporto;

    lavaggio di cassonetti;

    lavorazioni marmi;

    piscine;

    da un centro sportivo (campi da tennis, calcetto … …);

    ristoranti ed alberghi.



L’assimilabilità delle acque reflue industriali a quelle domestiche alla luce del nuovo decreto di semplificazione ambientale – D.P.R. 227/2011

L’immissione occasionale e la tracimazione. Quale disciplina applicare?

Scarico discontinuo di reflui e scarico occasionale. La distinzione nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale.

Le acque meteoriche e di dilavamento.

Le acque reflue assimilabili alle domestiche.

Le deleghe alle Regioni per l’emanazione di specifiche normative in materia di:
 


    limiti di emissione degli scarichi;

    assimilabilità alle acque reflue domestiche;

    utilizzazione agronomica;

    acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia;

    autorizzazione allo scarico.



La disciplina autorizzatoria degli scarichi.
 


Gli elementi essenziali dell’autorizzazione.

Il potere discrezionale della pubblica amministrazione.

Tempi e validità dell’autorizzazione.

Il subigresso di un soggetto in un’attività economica già autorizzata: obblighi ed adempimenti.

La disciplina dei pozzi perdenti o assorbenti, tra normativa nazionale regionale e locale.

La corretta gestione delle fosse e delle vasche settiche.

Il regime sanzionatorio previsto dal Testo Unico Ambientale, alla luce delle modifiche introdotte dalla legge 25 febbraio 2010 n. 36.

Gli illeciti amministrativi e gli illeciti penali.

La mancanza di autorizzazione e il superamento dei limiti tabellari.

Circostanze esimenti.

Le regole del campionamento.



Particolari ipotesi sanzionatorie:
 


     Il trasporto illecito dei rifiuti liquidi costituiti da acque reflue;

    Lo sversamento dei liquami da autospurgo.

    Le disposizioni del codice penale in materia di acque:

    il danneggiamento (art. 635 C.P.);

    il getto di cose pericolose (art. 674 C.P.)

    la violazione delle norme di tutela del paesaggio (art. 181 del D. Lgs. n. 42/2004).

La responsabilità delle persone giuridiche derivante da scarichi non autorizzati, alla luce del decreto n. 121/2011



Il D. Lgs n. 121/2011, in attuazione delle direttive 2009/123/Ce e 2005/35/Ce ha introdotto nuove fattispecie di reati ambientali ed ha esteso, mediante modifiche apportate al D. Lgs. n. 231/2001, la responsabilità penale anche alle persone giuridiche.

L’impresa agricola e l’utilizzazione agronomica.
 


La fertirrigazione.

Gli effluenti di allevamento e le ultime novità introdotte dal D. Lgs. n. 4/2008.

Il Regolamento Ministeriale che disciplina gli effluenti di allevamento.

Le acque di vegetazione e degli scarti dei frantoi oleari.

La normativa di riferimento degli scarti dei frantoi oleari: la L. 11 novembre 1996, n. 574 e il DM 6 luglio 2005.

Le sanse umide e le sanse disoleate alla luce della recente giurisprudenza.



Le acque reflue provenienti da: imprese dedite alla coltivazione del terreno e alla silvicoltura; imprese dedite ad allevamento di bestiame; impianti di acqua coltura di piscicoltura; da laboratori di macellazione; allevamenti zootecnici; caseifici; allevamenti ittici.

Prontuario e modulistica.Ampio spazio ai quesiti.

Avv. Gaetano Alborino Dirigente di Polizia Municipale e del Settore Ambiente ed Ecologia. Cultore della materia Economia Aziendale presso la facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  Parthenope di Napoli

Date del corso

Data Ora inizio Ora fine

Documenti allegati al corso

Nessuno

Chiedi informazioni a

  RAEE SRL Unip.

Tel: 0498829581
Cell: 3348240548
Fax: non inserito

Viale Dell'Industria , 23
Padova (PD)


Invia un messaggio


Accetto le policy sulla privacy *